Piazza Garibaldi
Piazza Garibaldi è il cuore della città, non solo perché nell'assetto urbanistico costituisce il fulcro verso cui convergono tutte le principali vie del centro, ma perché il cosiddetto Listone (il lastricato marmoreo centrale) è un punto d'incontro per la popolazione. Qui si tiene il mercato settimanale (il sabato) e qui si svolgono tutte le principali manifestazioni all'aperto, a partire dalla tradizionale Fiera di San Carlo (ai primi di novembre). E' una piazza di grandi dimensioni creata nel XVII secolo e risistemata nel XIX. A quest'epoca risalgono la maggior parte degli edifici che vi si affacciano, a cominciare dal più imponente e scenografico, il Palazzo Municipale. L'edificio fu progettato alla fine dell'Ottocento dall'architetto Misuraca per sostituirne uno settecentesco ormai pericolante. Mattoni a vista, arcate ogivali, bifore, merlature sono gli elementi tipici con cui lo stile neogotico dell'epoca cercava di ricreare un "effetto medievale".
Museo del Bijou
Il Museo del Bijou di Casalmaggiore si trova a pochi passi dalla piazza principale, nel piano seminterrato del settecentesco Collegio di Santa Croce, ampio complesso recentemente restaurato che ospita anche la Biblioteca e l'Auditorium. E' un museo specializzato del patrimonio storico-industriale. Nella sezione oggettistica sono conservati quasi 20.000 oggetti, tutti prodotti dalle diverse fabbriche di Casalmaggiore tra la fine dell'Ottocento e gli anni '70 del Novecento. Oltre alle tipologie tradizionali della bigiotteria (spille, gemelli, bracciali, orecchini, ciondoli), sono presenti portacipria, portarossetto, portasigarette, occhiali da sole, medaglie devozionali, distintivi. Nelle sale del Museo sono esposti inoltre attrezzi, macchine utensili, fotografie e cataloghi che documentano quello che fu un fenomeno industriale pressoché unico in Italia. Al Museo è annesso un laboratorio didattico dotato di attrezzature per la fusione dei metalli, la saldatura, la doratura.
Museo Diotti
Museo Diotti, ospitato nel palazzo dimora del pittore casalasco Giuseppe Diotti (1779-1846), notevole esponente della pittura italiana fra neoclassicismo e romanticismo, conserva varie opere del pittore, oltre a sezioni dedicate ai maestri e agli allievi, offrendo in tal modo un significativo panorama della pittura a Casalmaggiore fra Ottocento e Novecento.
Duomo di Casalmaggiore
In prossimità del Duomo sorge il vasto complesso monastico di Santa Chiara, fondato nel 1504 ed esteso nel corso del XVIII secolo. Oggi è sede dell'Istituto Postuniversiatrio Santa Chiara. All'esterno spicca il profilo ottagonale con doppia galleria della Chiesa, consacrata nel 1531. A questo corpo di fabbrica, che costituiva la chiesa pubblica, è annesso un corpo comunicante, rettangolare e voltato a botte, che costituiva la chiesa monastica. Qui si possono osservare interessanti affreschi appartenenti a cicli cronologicamente distinti e in parte sovrapposti.
Santuario Madonna della Fontana
Fuori dal centro abitato di Casalmaggiore, lungo la strada per Sabbioneta, sorge il Santuario della Beata Vergine della Fontana. Costruito nella seconda metà del XV secolo sul luogo di una fonte ritenuta miracolosa, ha uno stile prevalentemente gotico. Nella facciata tripartita spicca un ricco portale rinascimentale in cotto. Numerosi gli affreschi conservati nel Santuario, di epoca variabile dal XV al XVII secolo: oltre all'immagine venerata della Madonna del Latte, nella cripta, si ricordano il ciclo con le Storie di Giovanna d'Arco e numerose immagini votive di Madonne. Pregevoli i paliotti policromi in scagliola degli altari. Nella seconda cappella di sinistra è presente la stele funeraria del pittore Francesco Mazzola, detto il Parmigianino, morto nel 1540 a Casalmaggiore, dove si era rifugiato da Parma perché perseguitato dalla giustizia.
Teatro comunale
Il Teatro Comunale di Casalmaggiore, elegante e grazioso esempio di teatro settecentesco, con pianta a ferro di cavallo, tre ordini di palchi e loggione, fu costruito fra 1782 e 1783, in un periodo particolarmente fiorente per Casalmaggiore, allora soggetta al dominio austriaco. Il teatro fu un'istituzione attiva per tutto il XIX secolo, quando vi fu affiancato un salone per le feste popolari, denominato Fastassa (oggi utilizzato come sede espositiva). Restaurato e riaperto al pubblico nel 1989, dopo anni d'abbandono, ospita un'importante Stagione Teatrale e numerose rassegne collaterali.